Da oggi i pannolini usati si riciclano per recuperare materia da usare nella produzione di arredi urbani, oggetti di uso quotidiano, imballaggi industriali o, ancora, di fertilizzanti. La ricerca si è concentrata sulle potenzialità della porzione in plastica, rinvenuta dopo il processo di separazione e sterilizzazione in autoclave. Il processo tecnologico, sviluppato su brevetti italiani, genera, infatti, nuova materia da riconvertire in granuli e materia assorbente-cellulosica di elevata qualità. È stata effettuato un test di caratterizzazione fisico/meccanico per definire le qualità di tali plastiche rispetto a quelle miste, derivate da postconsumo da RSU, e rispetto a quelle vergini; sono stati verificati i possibili metodi di trasformazione attraverso ulteriori test e, infine, condotti studi per nuovi concept di prodotto e per la relativa ingegnerizzazione. Sono stati realizzati “gadget” per dimostrare il processo e la versatilità della materia utilizzata.